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Isolamento casa: quando scegliere l’insufflaggio e quando il cappotto

23 Marzo 2020
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Da tempo siamo presenti nel settore dell’isolamento termico degli edifici e molte persone si sono affidate a noi per trovare la migliore soluzione per l’isolamento termico della propria casa.
L’esperienza ci insegna che spesso chi ci contatta non ha ben chiare quali siano le soluzioni tecniche disponibili più adatte per l’isolamento termico e inoltre si trova anche a dover risolvere problemi di muffa e umidità in casa.
Molte famiglie non sanno se scegliere di isolare mediante l’insufflaggio o mediante il cappotto termico, inoltre non conoscono i materiali presenti nel mercato.
Abbiamo quindi scelto di scrivere alcune righe per spiegare quando sia meglio scegliere l’isolamento tramite insufflaggio e quando invece sia meglio adottare la soluzione del cappotto termico interno, presentando le soluzioni più adatte tramite l’utilizzo dei Sistemi Bioisolare S – C1 – C2.

Le Tecniche

  • Insufflaggio: prevede di riempire gli spazi vuoti all’interno delle pareti perimetrali esterne, spazi che prendono il nome di intercapedini dei muri oppure di mettere uno strato di materiale isolante sopra il solaio del sottotetto.
  • Cappotto: prevede l’applicazione di pannelli isolanti direttamente su una o più pareti interne dell’abitazione che poi verranno intonacati come solitamente le pareti domestiche.

Meglio isolare con l’insufflaggio o con il cappotto interno?

A priori non è possibile dare una risposta a tale domanda senza aver valutato le caratteristiche di un’abitazione, quindi la soluzione migliore sarà quella che più si addice alle caratteristiche fisiche della casa. Ad esempio, sarà possibile eseguire un insufflaggio solo se nei muri esterni siano presenti le intercapedini, caratteristica delle costruzioni realizzate a cavallo degli anni 40/80.
Si potrà scegliere invece un cappotto interno in mancanza di intercapedini e in presenza, ad esempio, di importanti muffe.
E’ importante precisare però che, al di là della scelta sulla tecnica, a fare veramente la differenza è il materiale utilizzato per isolare.
Affidandosi a chi usa materiali di scarsa qualità si otterrà un risultato inefficiente sia che si scelga il cappotto, sia l’insufflaggio. Per questo il nostro consiglio è di usare materiali 100% naturali e traspiranti, molto più sicuri ed efficienti dei materiali commercializzati quali le fibre o i derivanti dal petrolio.
Noi consigliamo la scelta Bio, il naturale al 100%

Isolamento tramite insufflaggio, caratteristiche:

Come già detto, l’isolamento termico tramite l’insufflaggio con il Sistema Bioisolare S1 prevede di posare uno strato di materiale sopra al solaio del sottotetto o il riempimento delle intercapedini, dove esse siano presenti.
Le caratteristiche di tale intervento sono le seguenti:

  • si realizza in un giorno senza aggiunta di opere murarie;
  • non modifica gli spazi dell’abitazione in quanto sfrutta le intercapedini ed il sottotetto già presenti;
  • ha un costo molto competitivo;
  • rientra nella detrazione fiscale del 65% in quanto concorre alla riqualificazione energetica dell’edificio;

Le particolari caratteristiche di isolare, la forma sferica, la ridotta dimensione, la traspirabilità, la resistenza al fuoco e la stabilità nel tempo, permettono al Sistema Bioisolare S1 di ottenere risultati di isolamento molto elevati raggiungendo ogni punto all’interno delle intercapedini murarie o del sottotetto riuscendo ad abbattere la maggior parte delle dispersioni dell’abitazione.

Isolamento tramite cappotto interno, caratteristiche:

La mancanza di intercapedini porta a preferire l’isolamento a cappotto interno, ma non solo per questo; sono molti i casi in cui questo tipo di intervento con Sistema Bioisolare C1 – C2 viene ugualmente scelto.
In modo specifico per questi motivi:

  • elimina i ponti termici, mantenendo la naturale traspirazione delle pareti;
  • elimina definitivamente la muffa (grazie al ph molto elevato del materiale);
  • riduce in modo impercettibile il volume interno degli ambienti poiché utilizza pannelli il cui spessore varia tra i 2,5/3 cm contro i 10/12 cm di spessore di quelli tradizionali;
  • ha un costo inferiore rispetto al cappotto esterno;
  • diversamente dal cappotto esterno, non comporta il rifacimento delle soglie di porte e finestre;
  • rientra nella detrazione fiscale del 50% o 65%.

 

 

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